Come molti nostri colleghi e dirigenti degli istituti della provincia, venerdì abbiamo appreso con forte disappunto, dagli organi di stampa, che per il nostro Istituto si prospetta un accorpamento con l’ISA 8, ipotesi con cui siamo in totale disaccordo per molteplici motivi. Infatti, se così fosse, si creerebbe un enorme unico comprensivo, con più di 1700 alunni e 19 scuole da gestire con un unico Dirigente e un unico DSGA, che avranno l’onere gravoso di coordinare un numero elevatissimo di studenti, famiglie e personale scolastico.
L’ISA 8 è un comprensivo con scuole dislocate in 4 zone diverse della città, formato da 4 scuole primarie, 4 scuole dell’infanzia e 2 scuole secondarie e, per queste ragioni, già ritenuto di alta complessità e in fascia 1, mentre il nostro Istituto consta di 4 scuole dell’infanzia, 3 scuole primarie e 2 scuole secondarie, dislocate in zone molte diverse del Comune e afferenti più alla val di Magra, che alla realtà cittadina della Spezia. Si verrebbe a creare un comprensivo gigantesco e di difficile gestione, territorialmente e socialmente troppo eterogeneo e si finirebbe per snaturare l’offerta formativa della nostra scuola che sarebbe fagocitata da una realtà così grande, come già successo in passato ad altri istituti della provincia, perdendo così la nostra identità storica e formativa. Siamo infatti il più antico ISA costituito in provincia attualmente rimasto e oggi scontiamo il prezzo di scelte politiche poco lungimiranti che nel corso degli anni ci hanno privato di parti di territorio che inizialmente costituivano il nostro comprensivo.
Proprio perché siamo una piccola realtà, abbiamo saputo costruire nel tempo una nostra forte identità che ci caratterizza e contraddistingue all’interno del territorio provinciale; il nostro focus è sempre stato su valori fondamentali quali l’inclusione, l’accoglienza, il dialogo, la cittadinanza attiva, la valorizzazione dei nostri alunni e la loro realizzazione, prima di tutto come persone, perché la scuola è diventata un presidio sociale fondamentale e l’accorpamento finirà per privare il nostro territorio di un aiuto significativo per le famiglie, col rischio di un aumento del disagio e conseguente dispersione scolastica.
Come collegio docenti siamo assolutamente contrari ad ogni forma di accorpamento sia a carattere provinciale che nazionale, ma se la legge deve essere attuata, auspichiamo almeno che venga ripristinata la prima ipotesi che ci vedeva uniti a Santo Stefano, istituto più vicino alla nostra identità.
Come scrivono i nostri colleghi di ISA 8: “la scuola è un luogo di crescita, di formazione, di relazioni e per poter essere vissuta al meglio ha bisogno di cura ed attenzione, di investimenti qualitativi e non quantitativi”.
L’accorpamento, già rifiutato da alcuni sindaci e da alcune regioni, se proprio deve essere compiuto, non ha necessità di avvenire in tempi così rapidi e senza spazio di confronto, quindi ci chiediamo la motivazione di una scelta così repentina, attuata senza convocare tutte le parti coinvolte a un tavolo di dialogo, perchè la scuola non è fatta di numeri e di pacchi da spostare e impilare, ma di persone, famiglie e soprattutto bambini e ragazzi, da salvaguardare nella loro unicità.
I docenti e il consiglio di istituto
IC “Margherita Hack” Vezzano Ligure
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